Accordarsi sulle definizioni per misurare la transizione verde

Gli ambiti prioritari di intervento dell’Obiettivo strategico di Policy 2 “Un’Europa più verde” (OP2) sono molto ampi e comprendono i temi energia (articolata in tre obiettivi specifici, efficienza energetica, fonti rinnovabili, smart grid), clima e rischi, economia circolare (suddivisa in due obiettivi specifici, risorse idriche e rifiuti), biodiversità e inquinamento.

Fin dall’avvio dei lavori, il Laboratorio dedicato all’OP2 – LabOP2 - ha prestato particolare attenzione a come programmare gli interventi e ai contenuti degli stessi affinché le Amministrazioni potessero utilizzare gli apprendimenti dal passato utili anche nella definizione del documento metodologico.

Sono stati selezionati gli indicatori comuni e gli ambiti più critici su cui focalizzare l’attenzione e chiarire elementi definitori e modalità di calcolo e popolamento degli indicatori.

Le sessioni di lavoro collettivo hanno accompagnato i partecipanti a leggere con sguardo critico le schede metodologiche in modo da poter replicare il metodo utilizzato per lavorare, all’interno della propria Amministrazione, su tutti gli indicatori del Programma.

Il LabOP2 ha inoltre rappresentato l’occasione per individuare alcuni indicatori rappresentativi della policy non previsti dalla CE.

 

Tavola indicatori

Per favorire un utilizzo degli indicatori il più possibile uniforme tra i Programmi italiani, il LabOP2 ha analizzato alcune delle fiches contenute nello Staff Working Document della Commissione Europea . In diversi casi, i testi delle fiches sono stati integrati con Note IT per favorire un’interpretazione condivisa () .

Nei casi in cui l’assenza di indicatori pertinenti rispetto alle Policy messe in campo ha richiesto l’individuazione di indicatori specifici nazionali, sono state elaborate specifiche fiches metodologiche (caselle oro).

Per tutti gli indicatori sono disponibili i testi delle fiches in inglese e in italiano.

Gli indicatori con asterisco (caselle blu) sono utilizzabili per tutti gli Obiettivi di Policy.

     

Os 2.1 Efficienza energetica


Os 2.2 Energie rinnovabili


Os 2.3 Smart energy system



Os 2.5 Risorse idriche


Os 2.6 Economia circolare


Os 2.7 Biodiversità e inquinamento

Approfondimenti

Le sessioni di lavoro del LabOP2 si sono concentrate su quattro temi, approfonditi dai gruppi partecipati da Amministrazioni centrali, regionali e da Centri di competenza nazionale: mitigazione del rischio idrogeologico (frane e alluvioni) e da erosione costiera; mitigazione del rischio sismico; efficienza energetica degli edifici pubblici e smart grid; economia circolare.

A partire dalle fiche metodologiche i gruppi hanno analizzato le definizioni degli indicatori per chiarirne, in modo condiviso, la corretta interpretazione, delineato i criteri per quantificare baseline e target e individuato le modalità di raccolta dei dati utili alla loro alimentazione nel tempo.

Alla conclusione delle attività, le fiche di indicatori comuni europei sono state integrate con note esplicative – le Note IT – per garantire omogeneità di calcolo del dato tra le Amministrazioni italiane e sono state predisposte nuove fiche finalizzate a cogliere ulteriori fenomeni di rilievo affrontati con la programmazione 2021-2027.

CLIMA E RISCHI

Mitigazione del rischio frana, alluvione ed erosione costiera

L’analisi degli indicatori dedicati al monitoraggio della mitigazione del rischio idrogeologico e da erosione costiera si è focalizzata, innanzi tutto, sulle tipologie prevalenti di Opere di protezione recentemente costruite o consolidate per fasce costiere, rive fluviali e lacustri contro le inondazioni (RCO 25) e di Opere di protezione recentemente costruite o consolidate contro le frane (RCO 106) utili a ridurre i rischi. Su questa base è stata condivisa come misura più appropriata non tanto l’estensione puntuale degli interventi realizzati, quanto, piuttosto, l’estensione (superficie/lunghezza) di “influenza” delle opere realizzate, cioè protette dai rischi.

In coerenza con la misurazione degli indicatori di output e con il metodo di stima di ISPRA della popolazione esposta al rischio alluvioni e al rischio frane sono stati definiti i criteri per la quantificazione degli indicatori di risultato: Popolazione che beneficia degli interventi di protezione contro le inondazioni (RCR 35) e Popolazione che beneficia degli interventi di protezione contro le catastrofi naturali connesse al clima (in Italia, soprattutto frane; RCR 37). Si misura quindi la popolazione residente nell’area di influenza dell’opera realizzata.

Mitigazione del rischio sismico

Il rischio sismico costituisce un tema molto rilevante per l’Italia, ma nel set di indicatori preposti dalla CE manca un indicatore di output. I lavori hanno portato all’elaborazione di un indicatore comune IT “Edifici strategici migliorati o adeguati dal punto di vista sismico” (ISO2 3IT) e alla puntuale definizione di come misurare i risultati per l’indicatore di risultato Popolazione che beneficia degli interventi di protezione contro i rischi naturali non connessi al clima e rischi causati da attività umane (RCR 96*).

In coerenza con gli indirizzi dell’Accordo di Partenariato 2021-2027 e le definizioni di Protezione civile è stato condiviso come la mitigazione del rischio sismico sia apprezzabile laddove sussistono le tre funzioni essenziali: coordinamento degli interventi per fronteggiare la fase di emergenza; assicurare alle popolazioni colpite ogni forma di assistenza sanitaria; soccorso sanitario, intervento operativo per superare l’emergenza e rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita.

Gruppo di lavoro:
Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Calabria, Regione Sardegna, Regione Siciliana, Regione del Veneto, ISPRA.

EFFICIENZA ENERGETICA

Nel set di indicatori comuni di output preposti dalla CE per l’efficienza energetica manca un indicatore di output per l’illuminazione pubblica. I lavori hanno portato all’elaborazione di un indicatore comune IT “Infrastrutture illuminanti efficientate” (ISO2 1IT).

Per il calcolo delle Emissioni stimate di gas a effetto serra (RCR 29 ) ridotte grazie a interventi di efficienza energetica realizzati per ridurre il Consumo annuo di energia primaria (RCR 26) riduzione si è concordato di utilizzare un metodo comune, valorizzando le potenzialità del modello CO2MPARE predisposto da ENEA.

Gruppo di lavoro:
PON METRO - ACT, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Transizione Ecologica, Regione Calabria, Regione Lazio, Regione Liguria, Regione Lombardia, Regione Sardegna, ENEA.

SMART GRID

Tra gli indicatori comuni dell’obiettivo specifico Sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti al di fuori della rete transeuropea dell’energia il LabOP2 ha esaminato la definizione e la quantificazione dei Sistemi di gestione digitale per sistemi energetici intelligenti (RCO 23) proponendo, in considerazione della complessità tecnologica di questa tipologia di interventi, un’integrazione alla fiche con Note IT che specificano i più appropriati criteri di calcolo e circoscrivendo il suo utilizzo alle sole reti di distribuzione elettrica.

Per gli interventi sulla rete di trasmissione di energia è stato invece definito un nuovo indicatore comune di output IT “Reti intelligenti di trasmissione di energia” (ISO2 2IT).

Gruppo di lavoro:
PON METRO - ACT, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Transizione Ecologica, Regione Calabria, Regione Lazio, Regione Liguria, Regione Lombardia, Regione Sardegna, ENEA.

ECONOMIA CIRCOLARE

Il tema della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare ha richiesto l’esame congiunto di tutti gli indicatori e loro ricomposizione nel ciclo di gestione integrata dei rifiuti, identificando gli indicatori pertinenti per ciascuna fase e settore di intervento identificato nell’Allegato I del Regolamento di disposizioni comuni.

La ricostruzione effettuata ha consentito di chiarire che gli indicatori Rifiuti riciclati (RCR 47) e Rifiuti usati come materia prima (RCR 48) misurano rispettivamente i rifiuti differenziati che entrano nella fase di preparazione per il riciclaggio e le materie prime pronte per essere riutilizzate dopo la preparazione per il riutilizzo, sia nel ciclo dei rifiuti urbani che in qualunque altro processo attivato dalle imprese nell’ambito dell’economia circolare.

Gruppo di lavoro:
PON METRO - ACT, Regione Calabria, Regione Liguria, Regione Sardegna.

 

Regioni partecipanti

Gruppo di lavoro

Coordinamento: NUVAP e Opencoesione
Facilitazione e supporto metodologico: TEAM ASSIST

Partecipanti

Agenzia per la Coesione Territoriale, ANPAL, Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Transizione Ecologica, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Università e della Ricerca, PON METRO - ACT, NUVEC - ACT, ENEA, ISPRA, Tecnostruttura, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Regione Abruzzo, Regione Basilicata, Regione Calabria, Regione Campania, Regione Emilia-Romagna, Regione Friuli-Venezia Giulia, Regione Lazio, Regione Liguria, Regione Lombardia, Regione Marche, Regione Molise, Regione Piemonte, Regione Puglia, Regione Sardegna, Regione Siciliana, Regione Toscana, Regione Umbria, Regione Valle d'Aosta, Regione del Veneto, CGIL e CONFEDIR

 

Il percorso del LabOP2

LabOP2 - 1° incontro
Che cosa ci proponiamo di fare nel corso del LabOP2

LabOP2 - 2° incontro
Clima e rischi

LabOP2 - 3° incontro
Efficienza energetica ed economia circolare

LabOP2 - 4° incontro
Efficienza energetica, smart grid, clima e rischi, economia circolare: a che punto siamo?

Laboratorio SNV
I primi risultati e prodotti degli approfondimenti

Il sostegno all’investimento privato non è solo una questione OP2

 

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