Valutare Resto al Sud e le misure per l’avvio al lavoro autonomo e la creazione di impresa
Le politiche di coesione promuovono e sostengono l’avvio di attività di lavoro autonomo e la creazione di impresa con risorse comunitarie (FESR, FSE, FEASR) e con risorse nazionali (FSC) indirizzate in maniera significativa verso il Mezzogiorno e destinate generalmente a persone disoccupate o inoccupate, spesso in una fascia di età che non va oltre i 35 anni.
Le misure per la creazione di impresa e per il sostegno all’avvio di lavoro autonomo si collocano a metà strada tra gli interventi per il rafforzamento e la competitività dei sistemi produttivi e le misure attive in favore dell’occupazione. Si propongono, infatti, molteplici finalità: riduzione della disoccupazione, promozione dell’imprenditorialità, rafforzamento del sistema imprenditoriale, emersione del lavoro non regolare, accesso al credito da parte di soggetti che non possono prestare garanzie, ma anche finalità “più alte” come il contrasto allo svuotamento dei territori.
Lo strumento “Resto al Sud” sostiene, con una significativa dotazione finanziaria del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), progetti di lavoro autonomo e di impresa nelle regioni del Mezzogiorno. Cosa sappiamo? Come giudichiamo il successo di queste iniziative? Quali dispositivi e modalità appaiono più promettenti? Qual è la migliore scala territoriale per la gestione di tali misure e perché? Gli interventi sono risultati utili per i destinatari ed efficaci per i territori?
La Conferenza di valutazione, promossa dal Nucleo di Valutazione e Analisi della Programmazione, rappresenta il primo passo per condividere conoscenze, frutto delle esperienze fatte o in corso, e riflettere insieme.